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mercoledì 30 marzo 2016

Consigli utili..!!!

Foto: Perchè leggere ai bambini
"La vostra voce è magia per il bambino. L'elemento che più conta è lo stare insieme, condividere la lettura come un'attività semplice. Non sono richieste doti particolari di bravura o di tecnica, è sufficiente seguire il testo e intraprendere con il bambino una lettura dialogica, ricca di scambi affettivi", spiega il progetto.

E, soprattutto, come condividere i libri con i bambini? Ecco 15 consigli da tenere sempre presenti quando leggiamo per i nostri cuccioli:

1) scegliere un luogo confortevole dove sedersi

2) fargli vedere la copertina e parlare del contenuto del libro

3) recitare o cantare le filastrocche del suo libro preferito

4) eliminare le altre fonti di distrazione - televisione, radio, stereo

5) tenere in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le pagine chiaramente

6) indicargli le figure, parlategliene; quando sarà più grande, fare indicare a lui le figure e lasciarlo girare le pagine da solo

7) leggere con partecipazione, creare le voci dei personaggi e usare la mimica per raccontare la storia

8) variare il ritmo di lettura: più lento o più veloce

9) fargli domande: cosa pensi che succederà adesso?

10) lasciare che il bambino faccia le domande e cogliere l'occasione per rispondere anche oltre la domanda

11) fare raccontare la storia dal bambino (questo accadrà solo verso i 3 anni)

12) lasciare scegliere i libri da leggere al bambino

13) rileggergli i suoi libri preferiti, anche se lo chiede spesso e questo annoia

14) portarlo in biblioteca dove troverà un luogo accogliente e una vasta scelta di libri

15) Quando leggere con i bambini? Riservare alla lettura un momento particolare della giornata: prima del sonnellino o della nanna, dopo i pasti, scegliendo dei momenti durante i quali siete entrambi più tranquilli, bastano pochi minuti al giorno. Se il bambino si agita o è inquieto non è bene insistere. Approfittiamo, invece, dei momenti di attesa: durante un viaggio, dal medico. La lettura può, inoltre, essere di grande conforto al bambino quando è malato.







venerdì 25 marzo 2016

Quali libri scegliere per i bambini?


Foto: I primi libri

Primissimi libri di contatto
Intorno ai 5-6 mesi, i bambini cominciano ad afferrare e manipolare gli oggetti. È l’età giusta per prendere dimestichezza anche con l’oggetto-libro
Non un libro qualsiasi però, un libro realizzato appositamente per loro e che sia adatto a essere mangiucchiato e “maltrattato” in tutta sicurezza. Un libro cartonato, robusto, lavabile, dal formato maneggevole, di una decina di pagine al massimo, con figure grandi dai contorni spessi che illustrano oggetti di vita quotidiana, animali o altri bambini, con pochissime parole.
Questi primissimi libri devono essere scelti con cura e attenzione, evitando i prodotti scadenti e a poco prezzo che affollano gli scaffali dei supermercati e delle grandi librerie.





Libri per entrare in relazione

Tra un morso e una leccatina, i primissimi libri diventeranno col tempo familiari e ricercati dai nostri cuccioli. A patto però che vengano usati (da noi genitori) nel modo opportuno. Non basta porgerli ai piccoli e stare a vedere che succede. Mamma e papà dovrebbero essere molto presenti e partecipi nel corso di questi “incontri ravvicinati”. Non sarà ancora il momento di leggere delle storie (i bambini di pochi mesi non sono ancora pronti a comprenderle e a seguirle) ma potranno dialogare con i loro figli attraverso il libro, che diventerà il mezzo attraverso cui scambiarsi sorrisi, sguardi complici, espressioni divertite, carezze, baci, attenzioni.
I piccoli, seduti sulle nostre gambe, osserveranno insieme a noi le figure mentre le nominiamo, canticchiamo, giochiamo al cucù e a fare finta di
I primissimi libri servono a interagire in maniera gioiosa, a condividere esperienze piacevoli che a poco a poco i nostri bambini interiorizzeranno e vorranno ripetere, rafforzando la nostra relazione e intimità.

Foto: Libri di contatto

Libri di contatto

Durante Le letture in braccio da Beemama, diverse mamme di bambini fra i 5 e i 12 mesi mi hanno chiesto: “Quali sono i libri adatti a questa età?”. Avevo già raccontato loro tutto ciò che ho appena scritto in questo post, ma al di là della teoria avevano bisogno di suggerimenti concreti, di una serie di titoli con cui partire


La produzione editoriale dedicata alla primissima infanzia non è molto consistente. Ma con un po’ di tempo e impegno si possono scovare alcuni albi di qualità, come quelli che vi sto per presentare. Si tratta di una serie di primissimi libri di contatto, vale a dire libri che possono essere dati in mano direttamente ai bambini (6-12 mesi) affinché facciano tutti gli “esperimenti” che desiderano.

Fonte: (http://www.milkbook.it/primissimi-libri-per-bambini/)













martedì 22 marzo 2016

La pratica della lettura

Foto: L'importanza della lettura
Come leggere:


Leggere ad alta voce ai bambini fin dalla più tenera età è una attività coinvolgente: rafforza la relazione adulto bambino ed è la singola esperienza più importante che i genitori possano fare per preparare il bambino alla scuola. Un bambino che riceve letture quotidiane avrà un vocabolario più ricco, si esprimerà meglio e sarà più curioso di leggere e di conoscere molti libri. Ogni genitore e ogni educatore hanno il loro personale modo di leggere, non esiste un modo standardizzato; tuttavia è necessario non essere eccessivamente "teatrali" poiché distoglie l'attenzione dai contenuti. E' importante mantenere sempre la spontaneità, dare un giusto tono, ritmo e velocità alla lettura, coerentemente alle immagini ed al contenuto.

L'educatrice e/o i genitori devono essere disponibili a leggere e rileggere lo stesso racconto, o la stessa parte di racconto: piace, aiuta a focalizzare ed a fissare la storia. La lettura non deve fungere solo da "sonnifero", ma è una ricchezza fruibile durante tutta la giornata. Leggere ad alta voce è piacevole e crea l'abitudine all'ascolto, aumenta i tempi di attenzione, accresce il desiderio di imparare a leggere.

La vostra voce è magia per il bambino. L'elemento che più conta è lo stare insieme, condividere la lettura come un'attività semplice. Non sono richieste doti particolari di bravura o di tecnica, è sufficiente seguire il testo e intraprendere con il bambino una lettura dialogica, ricca di scambi affettivi.

Ne segue la narrazione: ripetere la storia, raccontarla varie volte, significa offrire al bambino il tempo necessario per rifletterci sopra, per immergersi nell'atmosfera creata, per appropriarsi gradualmente del racconto e dei suoi significati in modo da coinvolgere il bambino in un gioco di finzione.


Foto: Il racconto della storia


Fonte: (http://www.natiperleggere.it/index.php?id=94)