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Foto: La fiaba "I tre porcellini" |
Le case che i tre porcellini costruiscono simboleggiano
il
progresso dell’uomo nella storia: prima una baracca e poi una casa di legno e per finire una solida casa
di mattoni.
Il porcellino più piccolo costruisce la sua casetta in
modo più sbrigativo, con della paglia; il secondo si serve di bastoni; entrambi
tirano su i loro rifugi con la massima fretta e con il minimo dispendio di
energie, così da poter giocare per il resto della giornata. Il porcellino
mediano dà prova di maggiore maturità cercando di costruire una casa un po’ più
solida di quella dei porcellini più piccoli. Soltanto il terzo porcellino, il
più anziano, ha imparato ad agire in conformità con il principio di realtà:
egli è in grado di rimandare il desiderato momento dei giochi, e agisce invece
conformemente alla sua capacità di prevedere cosa può accadere nel futuro. E’
perfino in grado di prevedere correttamente il comportamento del lupo: il
nemico, o straniero interno, che cerca di sedurci e prenderci in trappola;
perciò il terzo porcellino può sconfiggere potenze più forti e insieme più
feroci di lui. I tre porcellini possono
essere intesi non solo come tre fratellini ma anche
rappresentare lo sviluppo dello stesso bambino che impara attraverso la crescita ad allontanare il principio
del divertimento e del giocare come unico scopo e inizia a pensare e riflettere
sulle conseguenze; ad agire con razionalità propria del suo sviluppo.
C’è un grande insegnamento anche sull’anima, solo con
la fatica, la perseveranza e la costanza si creerà qualcosa di solido e
duraturo per il futuro in grado di permettere di affrontare il mondo esterno e
le sue minacce.
(Bruno Bettelheim;Il mondo incantato;Universale
Economica Feltrinelli/Saggi)
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